Che cos'è l'UNRWA e come è coinvolta nella guerra israelo-palestinese?

 

L'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA) è stata recentemente accusata dal governo israeliano guidato da Benjamin Netanyahu di sostenere le attività militari perpetrate da Hamas e di essere coinvolta nell’attentato del 7 ottobre scorso. In seguito alle accuse, la comunità internazionale ha interrotto il sostegno economico all’organizzazione.

L'agenzia delle Nazioni Unite, istituita dall'Assemblea generale nel 1949, è incaricata di fornire assistenza e protezione ai circa 5,7 milioni di rifugiati palestinesi registrati in Giordania, Libano, Siria, Striscia di Gaza e Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est. Tra I servizi offerti, l’UNRWA garantisce istruzione, assistenza sanitaria, servizi sociali e aiuti di emergenza. Il suo mandato, periodicamente prorogato dall’Assemblea Generale, consiste nel sostegno alla popolazione rifugiata palestinese temporaneamente, ovvero finché non verrà trovata una soluzione defintiva al conflitto arabo-israeliano.

Sebbene l’UNRWA non sia un’organizzazione governativa e operi sotto gli auspici delle Nazioni Unite per servire i rifugiati palestinesi, interagisce strettamente con il governo palestinese e altre autorità locali per fornire i propri servizi. Il rapporto tra l’UNRWA e l’Autorità Palestinese (AP) ed Hamas, entità al governo dei territori palestinesi, rispettivamente Cisgiordania e Striscia di Gaza, è particolarmente complesso e modellato dalle dinamiche politiche e dalle strutture di governance all’interno dei territori. Il rapporto dell'UNRWA con l'Autorità Palestinese -l'organismo politico di autogovernopalestinese ad interim, formato nel 1994 in conseguenza degli accordi di Oslo per governare la striscia di Gaza e le aree A e B della Cisgiordania- è generalmente cooperativo, poiché entrambe le entità condividono l'obiettivo di fornire servizi e sostegno ai rifugiati palestinesi. L’UNRWA gestisce scuole, cliniche sanitarie e servizi sociali nelle aree sotto il controllo dell’Autorità Palestinese, lavorando in coordinamento con l’Autorità Palestinese per integrare i suoi servizi e colmare le lacune nei servizi pubblici alla popolazione rifugiata.

Il rapporto tra UNRWA e Hamas -il partito islamico palestinese vincitore delle elezioni legislative del 2006 nella Striscia di Gaza- è, invece, più controverso e complicato a causa della posizione  della comunità internazionale nei confronti del partito palestinese. L’UNRWA, che da sempre vanta trasparenza e neutralità nell’attuazione del proprio impegno, è stata nei giorni scorsi aspramente criticata dalla quasi totalità dei paesi occidentali in seguito alle accuse avanzate dal governo israeliano in merito al presunto coinvolgimento dell’organizzazione nell’ attentato perpetrato dalle  Brigate Ezzedin al-Qassam -l’ala armata di Hamas- il 7 ottobre 2023 nei pressi del kibbutz di Reim, a ridosso del confine con la Striscia di Gaza. Le accuse hanno prevedibilmente comportato la cessazione del supporto economico da parte della comunità internazionale, causando una grave crisi umanitaria presso la Striscia, campo di battaglia degli scontri tra le Forze di Difesa Israeliane ed i miliziani di Hamas che hanno interessanto l’area dall’ottobre scorso. Tuttavia, quanto esplicitato, è solo il culmine dei tentativi di sabotaggio diretti all’UNRWA; l'agenzia ha infatti dovuto superare diversi ostacoli per operare all'interno di Gaza, principalmente a causa del blocco al confine dei territori palestinesi imposto da Israele ed Egitto, apparentemente volto a limitare il flusso di merci e persone da e verso il territorio per impedire la fornitura di armamenti ad Hamas.

 

Nel complesso, il rapporto tra l'UNRWA e il governo palestinese è di cooperazione e dipendenza reciproca, ed entrambi riconoscono l'importanza del lavoro dell'agenzia per il benessere dei rifugiati palestinesi. Tuttavia, questa relazione è influenzata anche dal contesto politico più ampio in cui operano entrambe le entità, comprese le dinamiche del conflitto israelo-palestinese e, in particolare, dal rapporto tra l’Agenzia delle Nazioni Unite e il governo israeliano. Nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, le operazioni dell'UNRWA spesso affrontano sfide a causa delle restrizioni imposte dal governo israeliano, citando problemi di sicurezza. Queste restrizioni possono influenzare la capacità dell'UNRWA di fornire servizi, compresi lo spostamento di personale e merci, la costruzione di strutture e l'attuazione di progetti di aiuto. Israele, inoltre, ha spesso accusato l'UNRWA di non fare abbastanza per impedire che le sue strutture vengano utilizzate da gruppi militanti palestinesi e di perpetuare il problema dei rifugiati palestinesi consentendo che lo status di rifugiato venga ereditato dai discendenti della popolazione soccorsa. A tal proposito, il governo israeliano, sostenuto da paesi suoi alleati, ha chiesto riforme significative dell'UNRWA, comprese modifiche alla definizione di chi è considerato un rifugiato palestinese e come vengono forniti gli aiuti umanitari, spesso sostenendo una revisione completa o lo smantellamento dell’agenzia, suggerendo che le sue funzioni siano trasferite all’Autorità Palestinese o integrate nel lavoro più ampio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR).

 

In generale, nei terriori palestinesi occupati, diverse organizzazioni internazionali, locali e non governative (per citarne alcuni: OMS, CICR, WFP e Società della Mezzaluna Rossa Palestinese) forniscono assistenza in vari settori, tra cui aiuti umanitari, sviluppo, sanità, istruzione e sostegno alle infrastrutture. Queste organizzazioni operano sia in Cisgiordania -compresa Gerusalemme Est- sia nella Striscia di Gaza, spesso in collaborazione con le autorità e le comunità palestinesi. Queste e altre organizzazioni lavorano in condizioni difficili per fornire aiuto e sostegno alle comunità palestinesi. Le loro attività sono soggette alla complessità della situazione politica e di sicurezza nella regione, che può influenzare l’accesso e la portata del loro lavoro.

La collaborazione con le autorità palestinesi, le ONG locali e i donatori internazionali è fondamentale per il successo e la sostenibilità di questi programmi di assistenza. La cessazione degli aiuti internazionali all’UNRWA potrebbe rappresentare un pericoloso precedente che, tra le altre cose, potrebbe avvalorare le accuse di genocidio attuate nei confronti dello Stato di Israele – e dei suoi alleati.

Sara Scampini

 

 

 

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