Neuralink: il chip cerebrale di Elon Musk che promette di connettere l’uomo all’intelligenza artificiale
Cos’è Neuralink e come funziona il suo chip cerebrale?
Neuralink è una società che si occupa di sviluppare un’interfaccia cervello-computer (BCI) che permetta di trasmettere segnali tra il cervello e un dispositivo esterno, come un computer o uno smartphone. Il suo chip cerebrale, chiamato Telepathy, è un dispositivo sottile e flessibile che viene inserito chirurgicamente in una parte del cervello che controlla “l’intenzione del movimento”. Il chip è collegato a 64 cavi che rilevano e inviano gli impulsi nervosi a un’app che decodifica il modo in cui la persona intende muoversi. In questo modo, il chip può consentire a persone con paralisi di controllare dispositivi con il solo pensiero, o di comunicare più velocemente ed efficacemente.
Quali sono i risultati e le prospettive della sperimentazione umana?
La sperimentazione umana di Neuralink è stata autorizzata dalla FDA a maggio dello scorso anno, e prevede uno studio della durata di sei anni su persone con quadriplegia causata da lesioni al midollo spinale o da sclerosi laterale amiotrofica (SLA). I primi risultati, secondo Musk, mostrano una promettente rilevazione dei picchi neuronali, ovvero dei segnali elettrici che indicano l’attività cerebrale. Questo significa che il chip è in grado di registrare e trasmettere i dati in modalità wireless, senza interferenze o danni al tessuto cerebrale. L’obiettivo finale di Neuralink è di creare una relazione simbiotica tra l’uomo e l’intelligenza artificiale, in cui il cervello possa accedere a informazioni, memorie, emozioni e abilità provenienti da fonti esterne, e viceversa.
Quali sono i rischi e le sfide di Neuralink?
Neuralink è un progetto che solleva molte domande etiche, scientifiche e sociali. Innanzitutto, c’è il rischio di possibili complicazioni o effetti collaterali dell’impianto cerebrale, come infezioni, reazioni immunitarie, danni ai nervi o al cervello, o perdita di identità. Inoltre, c’è la questione della privacy e della sicurezza dei dati cerebrali, che potrebbero essere esposti a hacker, manipolazioni o sfruttamenti commerciali. Infine, c’è il dilemma di come regolamentare e controllare una tecnologia che potrebbe alterare profondamente la natura e le capacità umane, e creare nuove disuguaglianze o conflitti tra chi ha accesso al chip e chi no.
Neuralink è una delle iniziative più innovative e controverse di Elon Musk, che ha già rivoluzionato settori come l’automobilismo, l’aerospaziale e l’energia. Il suo chip cerebrale potrebbe rappresentare una svolta per la scienza e la medicina, ma anche una sfida per la società e l’umanità.
Luca Falbo
Commenti
Posta un commento